POESIA VISIVA – TRANSAVANGUARDIA – ARTE POVERA – LAND ART
Tour virtuale delle opere di Emilio Isgrò, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Eliseo Mattiacci, Bernard Aubertin, Jean-Michel Folon, Vettor Pisani, Francesco Clemente.
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Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto – ME 1937) artista concettuale, appartenente alla poesia visiva, conosciuto soprattutto per il linguaggio della cancellatura, è anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista.
Enzo Cucchi nasce a Morro d’Alba il 14 novembre 1949. Egli fa parte, assieme a Mimmo Paladino, Sandro Chia, Nicola De Maria e Francesco Clemente, del movimento artistico che il critico d’arte, Achille Bonito Oliva, denomina “Transavanguardia”. Per Cucchi la pittura, la scultura e il disegno diventano gli strumenti necessari per esternare la propria interiorità
Per Sandro Chia “… il suo lavoro consiste
in qualcosa di
imprendibile
ed in
continuo
movimento…”
Nel segno dell’arte povera, un materiale sintetico non prodotto specificatamente per i tradizionali usi artistici, diventa elemento costruttivo di una rappresentazione che esalta la natura, dandoci una visione così reale, di essa, da farcela apprezzare in una condizione, che spesso nemmeno si ha il tempo di osservare. Piero Gilardi nasce a Torino nel 1942.
L’operato degli autori, come Michelangelo Pistoletto, appartenenti all’arte povera, hanno segnato la rinascita dell’arte italiana nel secondo ‘900, uscendo dagli schemi delle correnti internazionali, pur rimanendo in stretto contatto con l’operato di altri artisti provenienti da diverse nazioni.
Con il proprio operato artistico, Christo ha modellato il paesaggio, trasformando luoghi già noti in esperienze inedite, attraverso un fare progettuale preciso e rigoroso.
Il tono arcaico delle simbologie delle opere di Mimmo Paladino, collegano il contemporaneo a un passato storico in cui affondano le radici dell’uomo di oggi.
Nonostante i suoi esordi con l’arte povera, Eliseo Mattiacci decise di non identificare il proprio operato con uno specifico movimento.
Il fuoco, prima rappresentato dal colore rosso, diventa attore diretto delle opere di Bernard Aubertin, modificando, come in un rito predisposto dall’artista, la natura della superficie pittorica in modo naturalmente incontrollato.
Creatore di un mondo fantastico, Jean-Michel Folon fa della rappresentazione uno strumento per narrare un viaggio introspettivo nell’essere umano.
Prendendo spunto da artisti come Duchamp, Beuys e Klein e da tutta la tradizione della storia dell’arte, sempre con richiami all’esoterismo ed alle civiltà e miti mediterranei, Vettori Pisani propone allo spettatore una complessa semplificazione dell’essere umano.