PIERO DORAZIO
Piero Dorazio: biografia
Piero Dorazio nasce a Roma nel 1927. Ultimato il liceo, studia per quattro anni alla Facoltà di Architettura. Nel 1944, frequenta i maggiori esponenti della corrente astrattista da cui comincia una forte collaborazione. Assieme agli amici Lucio Manisco, Mino Guerrini e Achille Perilli pratica, nel primo dopoguerra, lo studio di Renato Guttuso, ma presto si allontana dal realismo socialista per aderire totalmente al movimento dell’astrattismo.
Nel 1947 aderisce al gruppo “Forma 1“, assieme ad Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Carla Accardi. Sempre nello stesso anno vince una borsa di studio all’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. Con Perilli e Guerrini nel 1950 apre a Roma, la libreria-galleria “L’Age d’Or”, che nel 1951 si fonderà con il gruppo “Origine” di Mario Ballocco, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, dando vita alla “Fondazione Origine”, nel cui ambito Colla e Dorazio pubblicano la rivista “Arti Visive”.
I successi nazionali ed internazionali
Nell’estate di 1953 tiene conferenze allo Harvard International Seminar ed alla Harvard University, a Cambridge. Espone nel 1954 alla Wittenborn One-Wall Gallery ed alla Rose Fried Gallery. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti conosce personalità importanti, come i pittori Willem de Kooning, Mark Rothko, Jackson Pollock, Barnett Newman, Robert Motherwell ed il critico d’arte Clement Greenberg. In questo periodo, Dorazio si concentra anche sullo studio degli scritti di Kandinsky, la cui teoria sugli aspetti immateriali della pittura lo influenzerà notevolmente . In seguito torna in Italia per contuinuare un’intensa e costante attività espositiva, con mostre personali alla Galleria Apollinaire di Milano, alla Galleria del Cavallino a Venezia ed alla Galleria La Tartaruga a Roma.
Espone al MoMA di New York e compie periodicamente soggiorni artistici in molte città europee tra le quali Parigi, Londra, Praga, Düsseldorf e Berlino al fine di diffondere la sua popolarità e la sua fama a livello internazionale. Nel 1959 partecipa a Documenta 2 a Kassel. L’anno seguente è fondatore del dipartimento di belle arti alla School of Fine Arts nella Pennsylvania University di Philadelfia, riconosciuta come la scuola d’arte e di architettura migliore degli Stati Uniti, del quale ricopre l’incarico di direttore e di professore sino al 1967. Espose in tre edizioni della Biennale di Venezia. Nel 1961 a Berlino, partecipa all’attività del Gruppo Zero insieme a Heinz Mach, Otto Pine e Gunter Uecher, a Parigi riceve il Premio Kandinsky e il primo Premio della Biennale des Jeunes mentre una sua personale è allestita negli spazi del Kunstverein di Düsseldorf.
La collaborazione con Giuseppe Ungaretti
Instaura una stretta collaborazione artistica con Giuseppe Ungaretti: infatti Ungaretti scrive un saggio sulla pittura di Piero Dorazio per la presentazione del catalogo di una mostra alla Galerie Im Erker, a San Gallo; mentre nel 1967 Dorazio realizza una serie di grafiche per accompagnare la raccolta di poesie di Ungaretti, dal titolo “La luce”. Nel 1968 Dorazio risiede per sei mesi a Berlino dove insegna presso la Deutsche Akademishe Austauschdienst, ma due anni più tardi decide di dedicarsi solamente alla pittura, abbandonando l’insegnamento.
Muore a Perugia nel 2005.