Intervista al poeta Cruciano Runfola in occasione della presentazione del libro “Oltre il finito”.
1) – Quando si è evidenziata in lei l’esigenza di esprimersi attraverso la scrittura?
– L’esigenza, come riportato nel libro, è nata quando ho dovuto confrontarmi con una
situazione difficile che mi si era presentata, Allora un’esigenza, che avevo coltivato da
sempre, non è stato più possibile trattenerla.
2) – Quale è stato il confronto con la sua famiglia di origine in merito a questa scelta?
– La mia famiglia d’origine è indubbiamente la protagonista principale delle mie poesie,
anche se nessuno di loro purtroppo ha mai potuto apprezzarle.
3) – Come si è svolta la sua formazione ?
– Ho sempre avuto indubbiamente una propensione verso gli studi letterari e tale è stata
la mia formazione. L’approccio con la cultura prettamente scientifica, ammettendo che
esista tale differenziazione, mi ha fatto acquisire un approccio razionale verso i problemi
esistenziali posti dalla poesia.
4) – Quali sono le forme stilistiche con cui si è sviluppato sino ad oggi il suo linguaggio letterario?
– La mia versificazione è naturalmente libera, ma non priva di costrutti, anafore,
allitterazioni, metafore chiasmi. ma anche figure di senso come anacoluti e parabole. Sono
partito dai classici fino ai decadenti preferendo quelle forme che facessero vibrare i
sentimenti.
5) – Il suo lascito culturale per chi verrà dopo di lei?
– Il mio lascito vuole essere la condivisione di esperienze forti e vere, trasmesse con un
linguaggio poetico accattivante e coinvolgente.
Biografia di Cruciano Runfola
Nato ad Aliminusa (PA) il 22 aprile 1967, il Professore e poeta Cruciano Runfola, vive la sua infanzia all’interno di una realtà rurale, alimentando l’interesse per una conoscenza che si sviluppa associata ad un carattere introverso. Quando i fatti della vita rendono ormai maturi i tempi per un’apertura espressiva verso gli altri, è la poesia ad incarnare gli stati interiori di Runfola, trasformando le sue profonde visioni dell’esistenza in versi.
La poesia diventa, quindi, necessità di vita quale mezzo per una ricerca interiore di risposte ai fenomeni che avvengono al di fuori dell’essere, senza che esso li possa controllare.